Luoghi meravigliosi per conservare la memoria storica della città

IL MUSEO CASTROMEDIANO CON IL SUO INESTIMABILE PATRIMONIO ARCHEOLOGICO E STORICO-ARTISTICO, IL CONVITTO PALMIERI, IL PRIMO CONVENTO FRANCESCANO DELLA CITTÀ CON LA FABBRICA DELLE PAROLE, IL FONDO CARMELO BENE E LA BIBLIOTECA BERNARDINI, COSTITUISCONO IL POLO BIBLIO-MUSEALE DELLA CITTÀ DI LECCE.

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Il Museo Sigismondo Castromediano

Fondato nel 1868 dal Duca Sigismondo Castromediano, patriota e appassionato di storia locale, è il più antico museo pubblico di Puglia; conserva reperti archeologici e opere d’arte del Salento e di tutta la Puglia, con particolare riguardo alla civiltà dei Messapi sviluppatasi nella Terra d’Otranto tra il IX ed il II secolo a.C., in una grande narrazione dei Paesaggi culturali che si sono susseguiti in questa terra tra il Paleolitico e l’età moderna, nel più vasto panorama di scambi e contatti tra le civiltà del Mediterraneo. Vi affluiscono anche altre testimonianze storico-artistiche legate al territorio da donazioni, acquisti, acquisizioni, dismissioni e demolizioni di chiese, che costituiscono il nucleo principale della Pinacoteca, in un racconto che si snoda tra Medioevo, Barocco, ‘800 e ‘900.

Museo Castromediano: Missione e visione

Il Museo Castromediano è un’istituzione pubblica, permanente e senza fini di lucro con finalità di tutela, conservazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali presenti nel territorio provinciale. Il Museo compie ricerche sulle testimonianze dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e le espone a fini di studio, di educazione e di diletto, sia per preservarne la memoria e sollecitare la curiosità nei confronti del passato, sia per promuovere la conoscenza di strumenti critici utili alla migliore comprensione del presente.

La sede

Dal 1980, il Museo ha sede nell’ex “Collegio Argento” costruito dai Gesuiti nella seconda metà dell’’800. Acquistato dalla Provincia di Lecce nel 1967 per essere destinato a sede del museo, precedentemente nell’ex monastero dei Celestini, i suoi ambienti sono stati ristrutturati e ampliati tra il 1970 ed il 1979 su progetto dell’architetto Franco Minissi. Recentemente il Museo è stato oggetto di importanti lavori di riqualificazione e allestito come un autentico percorso virtuale nei paesaggi dell’archeologia, della storia e dell’arte del Salento.

Orari di apertura

Ottobre - Aprile: da martedì a domenica, 8.30 - 20.00
Maggio - Settembre: da martedì a domenica, 8.30 -22.00
Viale Gallipoli 28, Lecce
0832/373572
FB https://www.facebook.com/MuCastromediano

Visite guidate

E’ possibile visitare il Museo accompagnato da guide specializzate, archeologi e storici dell'arte.
Il servizio di visite guidate è gratuito e si svolge ogni venerdì alle 18.00 (durata: un’ora e mezza circa) solo su prenotazione chiamando al numero 0832 373572 o attraverso l’app Io Prenoto.  È possibile concordare visite guidate anche in altri giorni e orari, per singole persone o gruppi, contattando telefonicamente il Museo.

Convitto Palmieri: La Fabbrica delle Parole

L’edificio dell’Ex Convitto Palmieri, oggi una delle sedi del Polo Biblio-museale di Lecce, è il risultato di molteplici rifacimenti che hanno riguardato alcuni edifici fondati e gestiti per secoli dall’Ordine francescano. Oltre alla chiesa di S. Francesco della Scarpa, il complesso architettonico ospita La Fabbrica delle Parole, il Fondo Carmelo Bene e la Biblioteca Bernardini.

La Fabbrica delle Parole

È uno spazio museale e didattico che racconta la storia e l’evoluzione della scrittura, dal primo bisogno di comunicazione attraverso i segni alle incisioni, passando per il processo di stampa, verso le nuove forme di scrittura digitale fino ad arrivare alle innovative biblioteche online. L’esposizione accoglie molte macchine e strumenti di stampa provenienti dalla collezione Martano.

Fondo Carmelo Bene

Il Fondo riunisce e tutela il patrimonio materiale di Carmelo Bene, uno dei principali protagonisti del Novecento; attore, drammaturgo, cineasta ma soprattutto letterato e intellettuale che ha saputo rinnovare attraverso la sua visione l’uso delle parole, della voce e delle immagini in tutte le arti. Sono tre i nuclei che costituiscono il Fondo: la biblioteca personale, l’archivio documentale, i costumi, elementi di scena, arredi e oggetti personali.

Biblioteca Bernardini

La nascita della Biblioteca Provinciale di Lecce è legata alla figura di Sigismondo Castromediano che diede avvio alla raccolta dei nuclei librari dei soppressi conventi dei Padri Teatini di Lecce, dei Liguorini di Francavilla Fontana e dei Riformati di Gallipoli. Su questo nucleo antico fu organizzata la moderna biblioteca che, grazie a Nicola Bernardini, giornalista e storico cui fu intitolata la biblioteca, e Teodoro Pellegrino, tra i fondatori dell'Università degli Studi, trovò la sua definitiva specializzazione negli studi salentini.

Il Convitto Palmieri apre dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20

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